Frequency Lowering abbassamento in frequenza

Spesso le sordità cocleari sono caratterizzate da una perdita parziale o totale delle frequenze acute.

Figura 67. Perdita uditiva in discesa. L'area evidenziata in giallo mostra una marcata perdita di udito sulle frequenze acute.

Perdita uditiva in discesa. L’area evidenziata in giallo mostra una marcata perdita di udito sulle frequenze acute.

Questo si traduce in una difficoltà di percezione di alcuni suoni del parlato come ad esempio le consonanti fricative (f-s-sh), oltre naturalmente ad una perdita di identificazione di suoni ambientali ad alta frequenza. Il grafico seguente evidenzia la distribuzione energetica della lettera /S/ in funzione della frequenza, l’incremento maggiore è localizzato da 8.000 Hz in poi.

Figura 68. Distribuzione energetica della lettera /S/

Distribuzione energetica della lettera /S/

La frequency lowering è una funzione studiata allo scopo di migliorare o ripristinare la percezione sulle alte frequenze. In base al metodo impiegato l’algoritmo trasla o comprime le alte frequenze in una regione adiacente a frequenza più bassa, dove la sensibilità uditiva e la discriminazione del paziente sono migliori. I primi studi risalgono agli anni 50. Da allora i ricercatori hanno ideato diversi dispositivi che permettono l’abbassamento in frequenza. Lo slow-playback il time-compressed slow-playback, frequency modification with amplitude modulation, vocoding, zero-crossing rate division, frequency shifting, and frequency transposition rappresentano i metodi di approccio più importanti. Quelli attualmente impiegati negli AA sono sostanzialmente tre: la trasposizione in frequenza (frequency transposition), la riproduzione lenta (Slow Playback) e la compressione non lineare in frequenza (frequency compression).

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