La soluzione alla sordità

Gli apparecchi acustici


L’impegno degli operatori sanitari è volto a ridurre il tempo che intercorre tra diagnosi di sordità e applicazione degli apparecchi acustici. Purtroppo questo sforzo è spesso reso vano dal rifiuto del paziente. E’ molto difficile sfatare arcaici pregiudizi e convincere il debole d’udito, che un atteggiamento ostile è dannoso alla sua salute. L’impiego degli apparecchi acustici permette di recuperare la capacità uditiva e allo stesso tempo evitare quelle situazioni che più imbarazzano.

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Partecipare alle conversazioni, prendere la parola e rispondere in modo corretto alle domande, rappresentano comportamenti che alimentano l’autostima ed allontanano il rischio d’isolamento. Il debole d’udito, spesso è vittima di errati preconcetti, che considerano la sordità qualcosa da nascondere. Per questo si è resa necessaria la progettazione d’ausili con forme particolari, già ai tempi del cornetto acustico. Così esso era sistemato in un ventaglio oppure il tubetto d’entrata era nascosto dalla barba. Oggi sono pressoché invisibili, curati nel disegno e con forme molto piacevoli.

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Tuttavia nonostante i notevoli progressi non bisogna mai dimenticare la radicata avversione del debole d’udito. Ciò aiuta a capire meglio il suo comportamento anche durante la fase applicativa. Naturalmente egli si aspetta un ottimo risultato, e quest’aspirazione non deve essere delusa. Purtroppo le ipoacusie più diffuse sono quelle neurosensoriali, che rispetto alle trasmissive, presentano maggiori difficoltà. E’ necessario quindi offrire una corretta informazione, che tenga conto delle effettive possibilità di recupero.

sordità

Trasmettere false speranze mina irrimediabilmente il rapporto di fiducia con il paziente. Bisogna spiegare chiaramente che l’apparecchio acustico non è il rimedio assoluto, ma può migliorare e in molti casi risolvere con efficacia le difficoltà comunicative legate alla sordità. Diviene perciò indispensabile, soprattutto durante le prime fasi d’adattamento, assicurare, oltre all’assistenza tecnica, anche una guida psicologica. I moderni apparecchi non sono dispositivi tecnici complicati, tuttavia richiedono una certa esperienza ed abilità per essere usati. Il paziente dovrà acquisire attraverso l’aiuto dell’audioprotesista e dei familiari, le attitudini indispensabili ad un corretto ed efficace utilizzo. All’inizio avrà bisogno d’incoraggiamento ed istruzioni, in modo da affrontare con successo il programma riabilitativo.

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